La città di Padova è un tutt’uno con Sant’Antonio e la sua Basilica che attrae ogni giorno dell’anno un numero considerevole di pellegrini. La sua festa è il 13 di giugno ed attrae molte più persone e Padova che si arricchisce ti tante manifestazioni.
Ovviamente non poteva mancare il “Lunapark del Santo” che ogni anno pianta dalla metà di maggio fino alla metà di giugno. Un tempo le attrazioni occupavano tutto il “prato della valle”, piazza storica e ricca di monumenti, adesso è trasferito dell’adiacente “Foro Boario”, in uno spazio certamente più ristretto e che di solito è adibito a parcheggio, un po’ nascosto a chi passa dalla piazza, dall’imponente facciata del “Foro”. Sono le famiglie Bedana, Bellinazzi, Carpentieri, Casadio, Casagrande, Cavaliere,  Dalla Santa Casa, Formica, Garbini, Gattolin, Manfredini, Pareschi, Pizzamiglio, Pivetta, Pozzi, Ravelli, Reccanello, Torrinutti,  Zamparla, che portano i loro mestieri e danno vita a questo parco che fa parte della tradizione padovana.
Da anni è don Michele Roina, parroco della vicina Basilica benedettina di Santa Giustina, che si prende cura delle famiglie del parco nelle loro necessità religiose.
Quest’anno ha organizzato la celebrazione della Messa nell’autoscontro dei Torrinutti con la presenza del Direttore Diocesano della Migrantes, don Elia Ferro e don Luciano Cantini Direttore Nazionale per la pastorale dei fieranti e dei circensi.
Con un gruppo di amici era stato preparato l’altare  su cui troneggiava l’immagine della “Madonna Costantinopolitana” venerata nella Basilica e di cui ricorre il centenario della incoronazione.
L’appuntamento è per il prossimo anno, i cui don Michele ha promesso che chiederà al rettore della Basilica di poter portare nel parco una reliquia del “Santo.